Trittico Ingegno italiano: Leonardo 2019 – Raffaello 2020- Dante 2021
Il Trittico dell’Ingegno italiano è la serie di iniziative con cui l’Accademia Nazionale dei Lincei ha inteso celebrare in un percorso unitario i centenari di Leonardo (2019), Raffaello (2020) e Dante (2021).
Tali iniziative hanno preso l’avvio nel 2019 con la mostra Leonardo a Roma: influenze ed eredità mentre il 2020, nonostante la pandemia Covid-2019, è stato l’anno delle celebrazioni per il quinto centenario della scomparsa di Raffaello, con la mostra Raffaello in Villa Farnesina: Galatea e Psiche e la mostra successiva, nel 2023, Raffaello e l’antico nella Villa di Agostino Chigi.
Gli eventi si sono conclusi tra il 2021 e il 2022 con tre mostre dedicate a Dante: La Biblioteca di Dante, La ricezione della Commedia dai manoscritti ai media e Con gli occhi di Dante. L’Italia artistica nell’età della Commedia, quest’ultima allestita nella Palazzina dell’Auditorio nel comprensorio della Villa Farnesina.
Accanto alle mostre una serie di conferenze e convegni internazionali hanno contribuito ad approfondire e divulgare la conoscenza su questi tre grandi personaggi della cultura italiana.
Leonardo a Roma. Influenze ed eredità
4 ottobre 2019 – 12 gennaio 2020
A cura di: Roberto Antonelli e Antonio Forcellino
La mostra Leonardo a Roma. Influenze ed eredità, realizzata sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica dall’Accademia Nazionale dei Lincei e dalla Fondazione Primoli, a cura di Roberto Antonelli e Antonio Forcellino, è patrocinata e finanziata dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci e da Intesa Sanpaolo.
La mostra ha illustrato i rapporti tra Leonardo e Roma, i suoi studi scientifici e artistici e le influenze reciproche con Raffaello.
In occasione della mostra sono state restaurate quattro opere provenienti da collezioni pubbliche che necessitavano di un intervento di restauro: La Gioconda Torlonia, dipinto a olio su tavola poi trasportato su tela (Bottega di Leonardo con possibile intervento dello stesso Leonardo), Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, in deposito dal 1925 presso la Camera dei Deputati; San Giovanni Battista, bottega di Leonardo, 1503-1508 ca., dipinto a olio su tavola, Roma, Galleria Borghese; La Gioconda Nuda, su cartone di Leonardo, dipinto a olio su tela, Roma, Fondazione Primoli e Salvator Mundi della Basilica di San Domenico Maggiore di Napoli.
Raffaello e l’antico nella villa di Agostino Chigi
6 aprile – 2 luglio 2023 (posticipata a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19)
A cura di: Alessandro Zuccari e Costanza Barbieri
La mostra Raffaello e l’antico nella Villa di Agostino Chigi ha chiuso le celebrazioni lincee del Trittico dell’Ingegno Italiano.
L’esposizione – sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio del Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Raffaello e dell’Associazione Amici dell’Accademia dei Lincei, in collaborazione con il Ministero della Cultura e con il sostegno di Intesa Sanpaolo – ha messo in luce un aspetto cruciale del Rinascimento italiano: mentre la svolta classica di Raffaello nel secondo decennio del Cinquecento è ben nota grazie a numerosi studi, poca attenzione era stata riservata all’influenza che l’importante collezione di statue, sarcofagi, cammei, rilievi, libri e monete antiche di Agostino Chigi ebbe sull’Urbinate.
Chigi e Raffaello, scomparsi a soli cinque giorni di distanza nell’aprile del 1520, sono stati accomunati da una profonda intesa fondata sull’amicizia e sul lavoro: dopo i papi Giulio II e Leone X, il banchiere senese è stato il committente più assiduo e munifico del Sanzio.
Raffaello in Villa Farnesina: Galatea e Psiche
6 ottobre 2020 – 6 gennaio 2021 (posticipata a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19)
A cura di: Antonio Sgamellotti e Virginia Lapenta
La mostra Raffaello in Villa Farnesina: Galatea e Psiche ha presentato i risultati delle più recenti indagini scientifiche sul Trionfo di Galatea, in particolare la sorprendente scoperta dell’uso esteso del blu egizio.
È stato infatti individuato in tutto il cielo, il mare e persino negli occhi di Galatea, il primo blu artificiale della storia dell’arte e uno dei primi pigmenti in assoluto di origine non naturale. La sua manifattura risale agli egizi e la sua diffusione fu estremamente ampia in tutta l’antichità fino all’Impero romano, dopodiché le sue tracce si perdono.
L’ampio uso fattone da Raffaello fa escludere un impiego di materiale archeologico ritrovato occasionalmente e indica piuttosto la precisa volontà dell’artista di ricorrere ai materiali pittorici dell’antichità, per ritrarre un soggetto mitologico. La mostra ha anche svelato disegni preparatori inediti, nascosti da tendaggi ottocenteschi, e approfondito la fase progettuale della Loggia di Amore e Psiche. La sezione La Favola di Amore e Psiche nella traduzione grafica della Regia Calcografia.
Disegni, fotografie, matrici, in collaborazione con l’Istituto Centrale per la Grafica, ha illustrato l’ultima fase del percorso storico dell’incisione classica italiana che, fin dalle sue origini, trasse dall’opera di Raffaello e della sua scuola.
La Commedia dalla creazione alla ricezione
26 marzo – 25 giugno 2022 (posticipata a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19)
Gli eventi hanno concluso l’anno dantesco e l’impegno dell’Accademia Nazionale dei Lincei per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante e ha costituito la seconda parte del Trittico dell’Ingegno Italiano 2019 – 2021, dedicato dall’Accademia agli anniversari di Leonardo, Raffaello e Dante con il sostegno del Ministero della Cultura e di Intesa Sanpaolo.
La ricezione della Commedia dai manoscritti ai media ha concluso a sua volta un percorso iniziato con la prima mostra, dedicata a La Biblioteca di Dante, e proseguito attraverso due eventi complementari: Paesaggi e personaggi della Commedia.
Un’iconografia digitale e il docufilm Le vie di Dante. L’Italia artistica al tempo della Commedia. Quest’ultimo è stato proiettato accanto alla mostra Con gli occhi di Dante. L’Italia artistica nell’età della Commedia, una sorta di “biblioteca” delle conoscenze artistiche che il poeta dispiega nelle sue opere.
Si è inteso con ciò celebrare il 700° anniversario della morte del poeta in modo per quanto possibile integrato e insieme approfondito: tale cioè da soddisfare le aspettative del più vasto pubblico e degli specialisti (chiamati a discutere anche in due grandi convegni internazionali).










